NL 37 2014 – Il concetto di salute

La salute, definita nella Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”, viene considerata un diritto e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano alle persone. Questo principio assegna agli Stati e alle loro articolazioni compiti che vanno ben al di là della semplice gestione di un sistema sanitario. Essi dovrebbero farsi carico di individuare e cercare, tramite opportune alleanze, di modificare quei fattori che influiscono negativamente sulla salute collettiva, promuovendo al contempo quelli favorevoli.

Ippocrate di Cos o Kos (460 a.C. – 377 a.C. circa) è stato un medico, geografo e aforista greco antico, considerato il padre della medicina. Egli rivoluzionò il concetto di medicina: in particolare, ebbe il merito di far avanzare lo studio sistematico della medicina clinica, riassumendo le conoscenze mediche delle scuole precedenti, e di descrivere le pratiche per i medici attraverso il Corpus Hippocraticum e altre opere.

Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.

(Ippocrate)

La salute e l’efficienza dell’uomo dipendono in gran parte dall’alimentazione, che contribuisce a costruire, rigenerare, mantenere il corpo e a fornire l’energia indispensabile al buon funzionamento dell’organismo. Mangiare troppo e in maniera non corretta può causare sovrappeso, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, diabete, e quindi aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e tumori.

In Europa e negli Stati Uniti le cause di morte più diffuse sono i problemi cardiovascolari (40%) e i tumori (30%): l’American Institute for Cancer Research ha stimato che con una corretta alimentazione si sarebbe in grado di prevenire dal 30 al 50% di queste morti, in particolare per alcuni tipi di cancro. Non è un dato da sottovalutare: le massime autorità mondiali ci stanno dicendo che fast-food, industria alimentare, grassi trans e cibi processati sono causa di tre tumori su dieci. Significa che cambiando le nostre abitudini a tavola possiamo diminuire fino al 50% il rischio di sviluppare un cancro durante tutto l’arco della vita. È chiaro quindi che mangiare correttamente è qualcosa che va molto al di là dell’immagine di noi stessi riflessa dallo specchio.

Monia Farina

novembre 2014